Potenziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari per i cittadini

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Rinforzare i servizi sanitari e sociosanitari tramite la realizzazione di strutture e presidi territoriali e l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del sistema regionale.


Risultati

La pandemia ha messo in evidenza la necessità di dare una nuova organizzazione alla rete sanitaria regionale, con l’obiettivo di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio assistenziali e permettergli di avere un collegamento diretto con la rete ospedaliera, in base alle sue necessità.
Con l’approvazione della LR 22/2021, Regione Lombardia ha previsto importanti interventi di miglioramento e rafforzamento del sistema sanitario e sociosanitario lombardo:
• il potenziamento e la creazione di strutture e presìdi territoriali,
• il rafforzamento dell’assistenza domiciliare,
• lo sviluppo della telemedicina,
• una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
La Lombardia è stata la prima Regione ad adottare una normativa che fa propri i principi del PNRR, definendo il potenziamento dei servizi territoriali tramite la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità e Centrali operative territoriali per la presa in carico dei pazienti cronici. In particolare, la Legge Regionale ha stabilito che il 40% delle strutture previste dal PNRR deve essere realizzato entro la fine del 2022, richiedendo almeno 75 Case di Comunità, 26 Ospedali di comunità e 40 Centrali Operative Territoriali.
Queste nuove strutture, e i relativi servizi, verranno attivate progressivamente per arrivare alla realizzazione di 216 Case di Comunità 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali Operative Territoriali entro il 2026, incrementando così gli standard previsti nel PNRR.
In più, sempre con l’obiettivo di rafforzare l’offerta sanitaria territoriale, sono stati istituiti gli Ambulatori sociosanitari territoriali. Distribuiti in modo più capillare sul territorio grazie alla presenza di Medici di Medicina Generale in associazione, rappresentano una struttura spoke della Casa di Comunità, punto di riferimento principale per la popolazione. Questi ambulatori saranno collegati, dal punto di vista organizzativo e informatico, alla Casa di Comunità di riferimento.

La LR 22/2021 è il risultato di un percorso di ascolto e confronto con i diversi attori del sistema socio-sanitario, che saranno coinvolti anche in fase di attuazione tramite i seguenti organismi:
• Comitato di rappresentanza delle professioni sanitarie che dà parere obbligatorio in merito alla proposta di Piano sociosanitario
• Comitato di indirizzo delle cure primarie, composto da dirigenti di Regione con funzioni di coordinamento e da rappresentanti della medicina territoriale, con il compito di predisporre annualmente linee guida per la presa in carico dei pazienti affetti da malattie croniche e per la formazione dei MMG
• Forum di confronto permanente con le associazioni di pazienti e le associazioni ospedaliere per collaborare all’aggiornamento dei piani diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA)
• Tavolo regionale di confronto permanente con le organizzazioni sindacali
• Osservatorio regionale con associazioni di rappresentanza dei Comuni, degli enti gestori e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

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BENEFICIARI

Cittadini Lombardi


DOTAZIONE FINANZIARIA

1,286 mld € nell’ambito del PNRR – Missione 6:
  • Case di comunità
  • Centrali Operative Territoriali
  • Ospedali di comunità
  • Digitalizzazione DEA
  • Grandi apparecchiature
  • Progetti “Ospedale sicuro e sostenibile”
  • Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC)


TERRITORIO

Intero territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)
  • Medici di Medicina Generale
  • Sindacati
  • Ordini professionali
  • Associazioni di pazienti
  • Associazioni di rappresentanza dei Comuni e degli enti gestori


PERIODO 

2021-2026


STATO DEL PROGETTO

In corso


Azioni regionali per l'emergenza ucraina

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Accoglienza dei profughi ucraini.


Risultati

Regione Lombardia è impegnata nell’accoglienza e nel primo screening sanitario di profughi ucraini che raggiungono l’Italia presso la Stazione Centrale Milano, il Centro della Croce Rossa Italiana di Bresso, la Struttura della Croce Rossa Italiana di Valle Lomellina, gli Aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio e la stazione di Lampugnano a Milano.
I profughi vengono collocati temporaneamente in strutture ricettive convenzionate e posti di accoglienza diffusa attivati dalle associazioni del Terzo Settore.
L’impegno regionale riguarda anche la raccolta e il trasporto in Ucraina di farmaci e attrezzature sanitarie, nonché l’evacuazione medica dal territorio ucraino di cittadini con particolari esigenze sanitarie.

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BENEFICIARI

Profughi ucraini


DOTAZIONE FINANZIARIA

2 mln € per la gestione logistica
13,6 mln € per l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Dipartimento di Protezione Civile
  • Regione Lombardia
  • Prefetture
  • Strutture alberghiere
  • Associazioni di accoglienza del Terzo Settore
  • Agenzie di Tutela della Salute – ATS
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali – ASST


TERRITORIO

Intero territorio regionale


PERIODO 

2022


STATO DEL PROGETTO

In corso


Rigenerazione urbana e sociale delle periferie

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Promuovere rigenerazione urbana e sociale, secondo un approccio innovativo che pone al centro la persona con i suoi bisogni, sperimentando un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista abitativo, edilizio, economico e sociale, replicabile in altri contesti territoriali.


Risultati

I quartieri di edilizia residenziale pubblica ERP, in particolare nei centri urbani di grandi dimensione, sono spesso caratterizzati da degrado urbano, difficoltà economica dei cittadini che ci vivono, mancanza di servizi e attività economiche locali.
Regione Lombardia ha avviato importanti Programmi di rigenerazione urbana e sociale in quartieri caratterizzati da alta tensione abitativa a Milano (Via Bolla, Mazzini, Gratosoglio, Corvetto, Gorla-Precotto), Brescia (San Polo) e Varese (Biumo Inferiore).
Nello specifico, le azioni riguardano:
• riqualificazione degli edifici dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, con particolare riferimento all’efficientamento energetico,
• incremento del mix abitativo destinando quote di alloggi ai servizi abitativi pubblici (SAP) e ai servizi abitativi sociali (housing sociale, co-housing per gli anziani, studentati, etc.), riservando spazi a servizi sanitari (ambulatori di prossimità), culturali, reti di comunità locali,
• accessibilità diffusa con l’abbattimento di tutte le barriere,
• riqualificazione degli spazi di quartiere anche in ottica di connessione con il resto della città e rivitalizzazione degli spazi ad uso non residenziale per funzioni e servizi economici e sociali (bando nuove Luci a San Siro).

Parallelamente la Regione è intervenuta in territori particolarmente complessi, in cui il degrado dell’ambiente fisico si associa a condizioni di povertà, disagio sociale e presenza di microcriminalità che rende necessario un approccio multidisciplinare e la sinergia di fondi per agire congiuntamente sul patrimonio edilizio e sull’inclusione delle persone tramite una governance multilivello (Comuni, ALER, imprese, cooperative, società di servizi, Terzo Settore, enti di formazione e lavoro). Il comune denominatore dei due interventi avviati – il primo nel quartiere Lorenteggio di Milano e il secondo nell’ambito del patrimonio Edilizia Residenziale Pubblica ERP di ALER in Bollate – è stata la volontà di intercettare e agire sui problemi alla base della fragilità dei contesti, sia in termini strutturali che sociali, attivando soluzioni innovative in grado di migliorare lo spazio fisico, dell’abitare e dei servizi e un processo di integrazione sociale ed economica delle famiglie.
Nello specifico, le azioni riguardano:
• riqualificazione degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), anche tramite demolizione e ricostruzione per garantire standard adeguati,
• riqualificazione della rete di illuminazione pubblica con tecnologie innovative finalizzate non solo al risparmio energetico ma anche ad assicurare percorsi pedonali e ciclabili sicuri, dotando il quartiere di wifi e videosorveglianza, di sensori per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e del traffico e per il controllo dell’occupazione dei parcheggi per persone con disabilità,
• eco-efficientamento energetico degli edifici di edilizia scolastica dei quartieri oggetto di intervento,
• attivazione di servizi di accompagnamento all’abitare assistito che possano diventare punto di ascolto dei bisogni, avvicinare la Pubblica Amministrazione ai cittadini, orientare ed essere punto di mediazione culturale affinché nessuno si senta escluso, ma parte attiva del tessuto sociale in cui vive e del processo di trasformazione del quartiere,
• sostegno all’avvio di imprese con finalità sociali, le cui attività sono rivolte ai residenti negli ambiti di rigenerazione con un ventaglio di servizi al cui centro è posta la persona ed il suo nucleo familiare,
• attivazione di percorsi formativi per i residenti disoccupati, incentivando economicamente la frequenza
• sostegno di progetti per l’avvio o il consolidamento di imprese sociali che attivano percorsi di formazione per le persone disoccupate residenti affinché possano utilizzare le competenze acquisite nelle imprese costituende o possano intraprendere iniziative di autoimprenditorialità.

Infine, con il Programma ministeriale PINQUA – Programma Innovativo Nazionale Qualità dell’Abitare, sono state finanziate 17 proposte di intervento per un totale di 392,7 milioni di euro che interessano 2.499 alloggi e 581.871 m2 di spazi pubblici. Altre 5 proposte di intervento per 62 milioni di euro, sono state valutate positivamente e inserite nell’elenco delle proposte ammissibili con riserva. Regione segue in particolare i seguenti interventi
• Gratosoglio 2.0 – Strategie sostenibili per un grande quartiere pubblico a Milano: prevede, grazie a un finanziamento di 52,3 milioni di euro, l’efficientamento energetico di 10 fabbricati, l’istallazione di impianti fotovoltaici, la creazione di una comunità energetica locale e la rifunzionalizzazione di spazi di coesione sociale (10 portinerie, alcuni spazi commerciali sfitti, 1 hub di Quartiere per servizi e coworking, alloggi di supporto alla domiciliarità per anziani). Gli alloggi SAP interessati sono in tutto 657
• Interventi nel quartiere Montello a Varese e a Pavia: gli interventi, finanziati con 14,5 milioni di euro prevedono la riqualificazione di 68 alloggi in 4 complessi ERP a Varese. A Pavia è prevista la costruzione di 20 nuovi alloggi nell’area ex-macello e la riqualificazione di 4 edifici SAP per un totale di 144 alloggi.

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BENEFICIARI

Residenti negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica


DOTAZIONE FINANZIARIA

514,4 mln €


TERRITORIO

  • Comune di Milano, via Gola, via Bolla, Mazzini, Gratosoglio, Corvetto, Gorla-Precotto, quartiere Lorenteggio
  • Comune di Bollate
  • Comune di Brescia, San Polo
  • Comune di Varese, Biumo Inferiore


SOGGETTI COINVOLTI

    • Comuni
    • ALER
    • Enti pubblici
    • Imprese private
    • Imprese a partecipazione pubblica
    • Enti di formazione e lavoro
    • Gestori dei servizi pubblici
    • Imprese sociali e associazioni con finalità sociali


PERIODO 

Dal 2018 al 2024


STATO DEL PROGETTO

In corso


Dote sport

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Ridurre i costi che le famiglie lombarde, in particolare quelle in condizioni economiche meno favorevoli, sostengono per lo svolgimento delle attività sportive dei figli tra i 6 e i 17 anni.


Risultati

Regione Lombardia promuove e sostiene la pratica sportiva come elemento fondamentale per l’educazione e la formazione dell’individuo. Per questo, la Legge Regionale 26/2014 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna” ha introdotto Dote Sport, un’iniziativa rivolta alle famiglie lombarde in condizioni economiche meno favorevoli per sostenere i costi delle attività sportive dei figli minorenni.
Con la misura, Regione Lombardia sostiene oltre 10.000 famiglie ogni anno, destinando risorse regionali per 2 milioni di euro – di cui il 10% è riservato alle famiglie di minori con disabilità – con un contributo che varia da 50 € fino a un massimo di 200 € a Dote. La misura consente ai bambini e ragazzi di praticare sport e, allo stesso tempo, sostiene il mondo sportivo dilettantistico lombardo.

La misura, sospesa per l’annualità 2020/2021 a causa della pandemia da Covid-19, con conseguente reindirizzo delle risorse al bando “È di nuovo sport – anno 2020”, è stata riattivata nell’anno sportivo 2021/2022 con importanti novità in termini di semplificazione per il cittadino:
• un’unica fase per la presentazione della domanda e la contestuale rendicontazione della spesa sostenuta per il corso sportivo
• possibilità di presentare una sola domanda, con l’indicazione di più minori
• gestione del bando completamente informatizzata, tramite Bandi Online, eliminando l’invio di documentazione cartacea (via PEC o R/R)
• verifica in tempo reale dei requisiti di ammissione al bando relativi al valore ISEE e al nucleo familiare, grazie all’interoperabilità con la banca dati INPS.

A giugno 2022 sono state approvate le graduatorie 2021/2022 definite, come previsto, per valore ISEE crescente, con 10.649 doti potenzialmente finanziabili.
A novembre 2022 sono stati approvati i criteri e le modalità per l’assegnazione della Dote Sport 2022 – anno sportivo 2022/2023. L’approvazione del relativo bando attuativo è prevista entro gennaio 2023, per consentire alle famiglie di acquisire l’attestazione ISEE, richiedibile dal 1° gennaio.
La procedura per aderire al bando è stata ulteriormente semplificata, con l’introduzione dell’autocertificazione dei requisiti e dei dati del corso sportivo e l’istruttoria a campione. Inoltre, nella domanda è sufficiente allegare solo la ricevuta di pagamento del corso. Per l’anno sportivo 2022/2023, ciascuna Dote è pari a € 100, con la possibilità di soddisfare una platea di circa 20.000 famiglie.

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BENEFICIARI

  • Genitori o tutori di minori, in nuclei familiari con un ISEE fino a 20.000 €, o fino a 30.000 € se nel nucleo è presente un minore con disabilità, residenti in Lombardia da almeno 5 anni consecutivi
  • Minori di età compresa fra i 6 e i 17 anni che frequentano un corso o un’attività sportiva
  • Associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte ai registri CONI e/o CIP o affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Federazioni Sportive Paralimpiche, Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche, Discipline Sportive Associate Paralimpiche o soggetti gestori di impianti società in house (a totale partecipazione pubblica) di enti locali Lombardi, comprese le associazioni benemerite riconosciute dal CONI


DOTAZIONE FINANZIARIA

2mln € l’anno


TERRITORIO

Intero territorio regionale


PERIODO 

Misura annuale, a partire dal 2014


STATO DEL PROGETTO

In corso


SMART 2020 – Misure di controllo e sicurezza per l'emergenza Covid

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Rafforzare il sistema dei controlli da parte delle Polizie Locali lombarde, limitando le aggregazioni con l’obiettivo primario di tutelare la salute dei cittadini nel corso dell’emergenza sanitaria per Covid-19


Risultati

Il progetto si è sviluppato in due fasi.

Nella prima fase, la Giunta regionale ha approvato uno schema di accordo di collaborazione con i 54 Enti locali più strutturati della Lombardia, ovvero dotati di più di 18 operatori in servizio, per la realizzazione di interventi integrati di sicurezza urbana denominati “SMART 2020 – Servizi di Monitoraggio Aree a Rischio del Territorio – Emergenza COVID-19”. Hanno aderito 38 Enti locali capofila e partecipato alle attività, a seguito dell’aggregazione di altri Comuni, circa 80 Comuni. Le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia hanno reso possibile anche il supporto ai piani coordinati previsti dal Ministero dell’Interno per i controlli.

Nella seconda parte del 2020, è stato approvato un secondo schema di accordo di collaborazione con i medesimi Comuni capofila per la realizzazione di interventi integrati di sicurezza urbana tra novembre e dicembre 2020. Hanno aderito 34 capofila che, forti della precedente esperienza, hanno promosso l’aggregazione di altri Comuni, portando così a 120 circa il numero degli Enti locali coinvolti nel progetto.

Dalle prime evidenze è emerso come il tessuto urbano fosse strettamente connesso all’insorgere del contagio, pertanto, sono state privilegiate, ai fini del controllo, le aree interessate quotidianamente da alti flussi veicolari, nonché nodo di interscambio tra traffico veicolare privato e Trasporto Pubblico Locale. È stata, poi, considerata la presenza di attività produttive che hanno portato ad elevati tassi di contagio, correlati anche a importanti flussi pendolari. Particolare attenzione è stata dedicata alle aree verdi e ai parchi urbani, luoghi di sensibile aggregazione.

Per la realizzazione del progetto è stato coinvolto almeno un comando di polizia locale per provincia.  I controlli hanno riguardato, in particolare, la verifica del rispetto delle misure per il contenimento del contagio previste dai DPCM.

L’attività aggiuntiva richiesta alle Polizie Locali ha comportato la redistribuzione e la riorganizzazione dei compiti all’interno delle unità specialistiche, al fine di permettere la giusta rotazione tra tutto il personale e non sottoporre a eccessivo stress la struttura, considerando la perduranza dell’emergenza. È stato necessario prevedere una turnazione che permettesse, utilizzando risorse economiche integrative, l’aggiunta di un equipaggio di pattuglia nei turni ritenuti più critici, in relazione alle limitazioni sugli orari in cui era possibile la mobilità.

È stata inoltre programmata, con una copertura sull’intera giornata, l’attivazione di pattuglie per intensificare i controlli Covid verso le attività commerciali e i pubblici esercizi, nonché nelle aree che solitamente vedono situazioni di aggregazione, verificando e imponendo il rispetto delle limitazioni orarie introdotte da norme contingibili e urgenti. Questi interventi sono in parte finanziati da risorse regionali alle quali si sono aggiunte quelle statali e comunali.  

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BENEFICIARI

Cittadini lombardi


DOTAZIONE FINANZIARIA

  • 464 mila € tra marzo e maggio 2020
  • 343 mila € tra novembre e dicembre 2020


TERRITORIO

Intero territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

Enti locali dotati di più di 18 operatori in servizio


PERIODO 

Dal 2020 in concomitanza con l’avvio della pandemia


STATO DEL PROGETTO

Realizzato


Rendering della Città della Salute e della Ricerca

Città della salute e della ricerca

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Realizzare la Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni, nuova sede dell’Istituto Nazionale Tumori e dell’Istituto Neurologico Besta


Risultati

La Città della Salute e della Ricerca costituirà un nuovo complesso sanitario di ricerca clinica e formazione che ricomprenderà, all’interno di un disegno urbanistico multifunzionale, due grandi strutture sanitarie pubbliche: l’Istituto nazionale dei tumori e l’Istituto neurologico Carlo Besta.

Il nuovo polo avrà 660 posti letto, oltre a 50 destinati all’albergo sanitario, 20 sale operatorie, 42 laboratori 119 ambulatori.

I due Istituti daranno vita a un sistema pubblico integrato di funzioni complesse e di eccellenza clinica e scientifica, un punto di riferimento all’avanguardia in ambito oncologico e neurologico. Insieme, rafforzeranno il posizionamento di primo piano sullo scenario internazionale. I due istituti hanno all’attivo oltre 800 fra studi e trial e più di 1.000 pubblicazioni scientifiche, contano quasi 24 mila ricoveri e 1,5 mln di esami e prestazioni ambulatoriali e occupano circa 3.000 persone, tra medici e personale sanitario, amministrativi e tecnici.

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BENEFICIARI

Enti, società regionali e fondazioni SSR


DOTAZIONE FINANZIARIA

458 mln €
(328 mln € di Regione Lombardia)


TERRITORIO

Comune di Sesto San Giovanni (area ex Falck di Sesto San Giovanni)


SOGGETTI COINVOLTI

  • Ministero della Salute
  • Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta
  • Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
  • Comune di Sesto San Giovanni
  • Azienda Regionale per l’innovazione e gli acquisti (ARIA)


PERIODO 

In corso.
Avvio dei lavori previsto a dicembre 2021, con fine lavori al 2025


STATO DEL PROGETTO

  • 21 agosto 2013: sottoscritto l’Accordo di programma
  • 10 febbraio 2020: sottoscritto il Contratto di concessione per la progettazione e la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni


Slot machine

Piano regionale per il contrasto al gioco d'azzardo patologico

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Migliorare la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, promuovendo un approccio precoce, intersettoriale e multidimensionale che prenda in carico la persona e la sua famiglia


Risultati

Il Piano Regionale per il Contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico adottato dalla Regione punta su tre obiettivi:

  1. promuovere l’aumento di conoscenze e competenze nei diversi target
  2. potenziare l’attività di contrasto nei setting scuola, luoghi di lavoro e comunità locali
  3. potenziare le opportunità di Diagnosi precoce, Cura e Riabilitazione a livello territoriale, anche tramite sperimentazioni di residenzialità e semi-residenzialità.

Sulla base delle indicazioni regionali, le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) hanno promosso a livello territoriale il Numero Verde regionale e diffuso informazioni, anche sui servizi per l’ascolto, la diagnosi e il trattamento attivi sul territorio. Sono stati, inoltre, sviluppati piani di comunicazione integrata coinvolgendo ambiti sociali, Comuni e istituti scolastici, che hanno permesso di sviluppare strumenti mediatici per trasmettere messaggi non solo dissuasivi, ma anche relativi alle buone pratiche e ai risultati ottenuti con la presa in carico precoce.

Queste le direttrici che hanno orientato il Piano:

Rafforzamento del collegamento tra polo ospedaliero e polo territoriale
Sono stati avviati Sportelli di ascolto e di prima consulenza presso le principali strutture ospedaliere per un aggancio precoce delle persone che manifestano i primi sintomi del disturbo. Pur con le difficoltà connesse alla pandemia questa attività sarà rafforzata sia destinando risorse sia prevedendo l’attivazione di nuovi Punti di Ascolto o meccanismi di rotazione tra le differenti sedi ospedaliere. Sperimentate anche modalità telematiche.

Percorsi di cura residenziali e semiresidenziali
Obiettivo della sperimentazione è definire un sistema di servizi per il Gioco d’Azzardo Patologico che sia precoce, flessibile, integrato e specializzato. Su questo, che rappresenta la parte più innovativa e sperimentale dell’intero Piano, si intende attivare un attento monitoraggio, in relazione all’effettivo utilizzo di queste possibilità sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Percorsi di cura ambulatoriali
Potenziate le équipe di cura nei Servizi per le Dipendenze (SerD) e nei Servizi per le Dipendenze (SMI) con nuovo personale dedicato e metodologie di diagnosi e cura innovative. È, infatti, necessario rafforzare i percorsi ambulatoriali che costituiscono l’asse portante dell’intervento.

Percorsi di cura all’interno degli Istituti Penitenziari
Nei principali istituti penitenziari sono state create delle équipe di operatori opportunamente formati e in grado d’individuare tra le varie forme di polidipendenza anche l’abuso e la predisposizione al Gioco d’Azzardo Patologico. Questi interventi rappresentano un altro settore estremamente innovativo e necessitano anch’essi di monitoraggio, sia rispetto alla reale fattibilità che alle ricadute sull’utenza e sul personale delle carceri.

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BENEFICIARI

  • Adulti e minori a rischio e con problemi di disturbo da gioco d’azzardo e loro familiari
  • Persone in carico alla rete dei servizi pubblici e privati accreditati per questa patologia


DOTAZIONE FINANZIARIA

  • 8.222.103 € erogati per la I annualità del finanziamento ministeriale (2016)
  • 7.420.006 erogati per la II annualità del finanziamento ministeriale (2017)
  • 8.262.584 € erogati per la III annualità finanziamento ministeriale (2018)
Si attende l’assegnazione dei fondi ministeriali riferiti alla IV annualità del finanziamento ministeriale (2019)


TERRITORIO

Tutto il territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)
  • Medici di Medicina Generale
  • Pediatri di Libera Scelta
  • Erogatori privati accreditati 
  • Enti locali e Uffici di Piano 
  • Prefetture
  • Forze dell’Ordine e Polizia locale
  • Amministrazione Penitenziaria 
  • Istituzioni scolastiche
  • Terzo settore
  • Volontariato
  • Datori di lavoro
  • Gestori/Esercenti locali gioco
  • Ordini professionali
  • Società scientifiche


PERIODO 

2018 – 2021


STATO DEL PROGETTO

In corso
L’emergenza sanitaria ha causato ritardi nell’implementazione del programma, già oggetto di un complicato iter amministrativo a livello nazionale. Questo ha, tuttavia, permesso una migliore calibrazione delle azioni, più coerente con l’emergere di nuovi bisogni.


Abolizione del Superticket

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Ridurre il costo delle prestazioni sanitarie pagato dai cittadini lombardi


Risultati

Il superticket sanitario, introdotto nel 2011, era un’aggiunta al ticket già pagato per le prestazioni ambulatoriali (visite ed esami specialistici), che in Lombardia arrivava fino a un massimo di 15 € in più su ogni ricetta, calcolato in base alle prestazioni richieste.

Regione Lombardia ha gradualmente esentato i cittadini lombardi dal pagamento del superticket. Prima, nel 2018, è stato rimodulato, portando da 30 € a 15 € il valore massimo per ricetta.
Poi nel 2019, sono state esentate dal pagamento le seguenti categorie di cittadini, con riferimento alle prestazioni di specialistica ambulatoriale:

  • nuclei familiari fiscali con reddito compreso tra 18.000 € e 30.000 € con almeno un minore presente nel nucleo
  • nuclei familiari fiscali con reddito tra 30.000 € e 70.000 € con almeno due minori presenti nel nucleo
  • nuclei familiari fiscali con reddito fino a 90.000 € con un soggetto affetto da invalidità.

Dal 1° marzo 2020, in anticipo di 6 mesi rispetto alle indicazioni nazionali, il superticket è stato eliminato per tutti i cittadini che prenotano una prestazione ambulatoriale. I cittadini pagano solo il ticket (pari ad un importo massimo di 36 €), senza la quota aggiuntiva.

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BENEFICIARI

Cittadini lombardi


TERRITORIO

Tutto il territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)


PERIODO 

2018 – 2020


STATO DEL PROGETTO

Progetto realizzato


Sanità digitale

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Far in modo che le informazioni e i servizi sulla salute siano sempre a portata di mano e accessibili ai cittadini da qualsiasi dispositivo digitale.


Risultati

Dal 2018 Regione Lombardia ha attivato e potenziato diversi strumenti direttamente rivolti al cittadino per semplificare l’accesso alle informazioni e ai servizi sociosanitari

Sito del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)
Permette al cittadino di fruire di numerosi servizi di sanità digitale:

  • accedere al Fascicolo del cittadino, che raccoglie dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici, riferiti a prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale. Tramite il fascicolo, il cittadino può ritirare i propri referti, le lettere di dimissioni, i verbali di pronto soccorso e le cartelle cliniche online; consultare il proprio percorso di presa in carico; visualizzare le ricette elettroniche e ritirarne il promemoria; conoscere lo stato vaccinale e scaricare i certificati vaccinali; inserire nel proprio fascicolo ulteriori informazioni e documenti tramite la funzione taccuino; accedere in modo immediato alla documentazione relativa al COVID-19 
  • visualizzare l’elenco delle esenzioni (per patologia, invalidità, malattia rara e per reddito) e autocertificare online il proprio diritto alle esenzioni per reddito
  • scegliere il Medico di medicina generale o il Pediatra di famiglia online
  • rinnovare l’assistenza in Regione Lombardia, per i cittadini non residenti in regione, ma domiciliati per motivi di lavoro o studio
  • visualizzare il proprio budget celiachia e l’elenco delle erogazioni avvenute
  • procedere al pagamento del ticket per una prestazione specialistica prenotata o scaricare il relativo avviso di pagamento
  • abilitare le notifiche via SMS o email (ad es. la ricezione del codice NRE di una ricetta tramite SMS, la ricezione di un SMS o di una email quando è disponibile nel Fascicolo Sanitario un nuovo referto…)
  • per un genitore, poter consultare le vaccinazioni dei figli, effettuare il cambio del pediatra, gestire il consenso alla consultazione, visualizzare il budget celiachia.

 

Portale della Rete regionale di prenotazione e APP SALUTILE PRENOTAZIONI (Disponibile su App Store e Google Play)
Il portale è stato rinnovato e, insieme all’app, consente di:

  • prenotare online visite mediche ed esami specialistici
  • consultare le prime disponibilità presso le strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate della Lombardia
  • consultare e gestire gli appuntamenti delle prestazioni sanitarie già fissati
  • trovare ricette elettroniche emesse dal medico 
  • prenotare l’accesso al CUP, ai centri prelievo e agli uffici “scelta e revoca” delle strutture sanitarie al fine di evitare assembramenti
  • prenotare il tampone per la prima diagnosi da COVID-19 oppure il tampone di controllo al termine della quarantena, nonché prenotare il tampone antigenico rapido
  • prenotare il tampone antigenico nell’ambito di attività di testing volto al monitoraggio delle infezioni da Sars Cov-2.
  • essere informato sulle novità che riguardano le prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali.

 

App Fascicolo Sanitario (Disponibile su App Store, Google Play, HUAWEI appgallery)
La nuova app consente di accedere dal proprio device alle principali funzionalità del Fascicolo Sanitario. Accorpa le funzionalità delle app SALUTILE Referti, SALUTILE Ricette, SALUTILE Vaccinazioni, integrandole con una sezione dedicata ai servizi per i figli minorenni, alla presa in carico e alla gestione della Privacy. Inoltre, l’App permette all’utente di inviare dei feedback rispetto al servizio e ricevere assistenza.

App SALUTILE Pronto Soccorso (Disponibile su App Store e Google Play)
Consente di visualizzare – su mappa o in elenco – i pronto soccorso lombardi pubblici e privati più vicini. Per ogni pronto soccorso viene indicato il grado di affollamento e il numero di pazienti in trattamento e in attesa, suddivisi per codice triage in base alla gravità. 

App SALUTILE No Glutine (Disponibile su App Store o Google Play)
Consente di monitorare il budget per l’acquisto di alimenti dietetici senza glutine per le persone malate di celiachia. Permette di visualizzare l’identificativo celiachia, che permette di ritirare i prodotti dietetici senza glutine utilizzando direttamente il budget. Consente, inoltre, di trovare i rivenditori di prodotti per celiaci convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) presenti in Lombardia e scoprire se un prodotto senza glutine è erogato dal SSN, scansionando il suo codice a barre.

 

Prossimi sviluppi

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato ulteriore impulso all’innovazione e digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale promuovendo l’applicazione della Telemedicina e l’utilizzo di tecnologie digitali innovative. A tal proposito, Regione Lombardia ha avviato la progettazione e realizzazione di un nuovo ecosistema digitale che supporti l’erogazione dei servizi sociosanitari sul territorio, renda disponibili strumenti informatici e tecnologie digitali per la gestione delle Case della Comunità e delle Centrali Operative Territoriali, coinvolga i nuovi attori del processo assistenziale, consenta la disponibilità di dati in tempo reale e semplifichi l’accesso ai servizi sociosanitari da parte dei cittadini. Tra gli interventi di maggiore interesse per i cittadini rientra l’evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico. 

Evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico
Regione Lombardia ha avviato il progetto di evoluzione architetturale, tecnologica e funzionale del Fascicolo Sanitario Elettronico al fine di potenziare i servizi digitali messi a disposizione dei professionisti e dei cittadini. Questi gli interventi evolutivi che saranno programmati nel rispetto delle Linee Guida Nazionali per l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: 

  • realizzare un ambiente digitale moderno e semplificato che diventi il punto di riferimento principale per i cittadini per gestire ed organizzare i propri dati, documenti e immagini digitali in tempo reale e per accedere ai servizi sociosanitari, con particolare riferimento ai nuovi servizi di Telemedicina di prossima realizzazione (Televisita, Teleassistenza e Telemonitoraggio);
  • incrementare progressivamente la tipologia, il formato e il volume di dati pubblicati sul Fascicolo con priorità alla disponibilità di dati strutturati che possono essere rappresentati in modo grafico e in linea temporale e che possano essere “navigati” per semplificarne l’accesso e l’utilizzo da parte degli operatori sociosanitari e dei cittadini;

disponibilità di tutte le immagini digitali prodotte durante lo svolgimento di prestazioni radiologiche, cardiologiche, endoscopiche e di ogni altra specialità clinica al fine di consentire l’accesso in tempo reale dal Medico di Medicina Generale e dagli specialisti di qualsiasi struttura ospedaliera e territoriale, nel rispetto delle normative per la protezione dei dati, e di semplificare le operazioni di consegna della documentazione digitale ai cittadini con significativa razionalizzazione delle risorse economiche e professionali.

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BENEFICIARI

Cittadini lombardi, anche solo domiciliati e non residenti


DOTAZIONE FINANZIARIA

  • Fascicolo Sanitario Elettronico FSE: 9,3 mln€
    Rete Regionale di Prenotazione: circa 40 mln € l’anno
    PNRR:
  • 219.259.038 € per la digitalizzazione delle strutture ospedaliere
  • 40.621.841 € per il potenziamento di infrastrutture digitali e FSE


TERRITORIO

Tutto il territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)


PERIODO 

Dal 2018 


STATO DEL PROGETTO

In corso


Quartiere ERP Lorenteggio

Sviluppo urbano sostenibile del quartiere Erp Lorenteggio a Milano

PROGETTI IN PRIMO PIANO

Obiettivo

Promuovere un intervento di rigenerazione urbana e sociale, secondo un approccio innovativo che pone al centro la persona con i suoi bisogni, sperimentando un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista abitativo, edilizio, economico e sociale, replicabile in altri contesti territoriali


Risultati

L’intervento interessa un ambito territoriale complesso in cui l’avanzato degrado del patrimonio pubblico, sia abitativo sia dei servizi collettivi e degli spazi aperti, si associa a condizioni di povertà, disagio sociale e presenza di microcriminalità.

Il progetto prevede un approccio multidisciplinare, che mette in sinergia risorse e attori territoriali, con una forte azione di governance in risposta ai problemi che determinano la fragilità del contesto. Mette a punto soluzioni innovative in grado di migliorare lo spazio fisico e attivare un processo di integrazione sociale ed economica delle famiglie, realizzando mix di residenze, funzioni e spazi collettivi complementari all’abitare.

Nello specifico, le azioni riguardano:

  • riqualificazione degli edifici dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, anche tramite interventi di demolizione e ricostruzione che interessano via Lorenteggio 181, via Lorenteggio 179, via Manzano 4, via Segneri 3 e via Giambellino 150
  • riqualificazione della rete di illuminazione pubblica con tecnologie innovative finalizzate non solo al risparmio energetico ma anche ad assicurare percorsi pedonali e ciclabili sicuri, dotando il quartiere di wifi e videosorveglianza diffusi e di sensori per il monitoraggio di inquinamento e traffico e per il controllo dell’occupazione dei parcheggi per disabili, in un’ottica di città smart ed inclusiva
  • eco-efficientamento energetico della scuola dell’infanzia di via dei Narcisi
  • attivazione di servizi per l’accompagnamento all’abitare che possano diventare punto di ascolto dei bisogni, avvicinare la pubblica amministrazione ai cittadini, orientare ed essere punto di mediazione culturale affinché tutti si sentano parte attiva del processo di trasformazione del quartiere
  • sostegno all’avvio di imprese con finalità sociali, le cui attività siano rivolte ai residenti
  • percorsi formativi per i residenti disoccupati per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro con incentivi economici alla frequenza; in alternativa, sostegno di progetti finalizzati all’avvio o consolidamento di imprese sociali che parallelamente attivano percorsi di formazione per persone disoccupate residenti anche per favorire nuove iniziative di autoimprenditorialità.

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BENEFICIARI

  • Residenti negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, in particolare disoccupati e famiglie fragili
  • Comune di Milano


DOTAZIONE FINANZIARIA

100 mln €


TERRITORIO

Comune di Milano, quartiere Lorenteggio nell’area compresa tra le vie Odazio, Lorenteggio, Giambellino, Inganni e limitrofe


SOGGETTI COINVOLTI

  • Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA), come stazione appaltante
  • Comune di Milano
  • ALER Milano
  • Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio
  • Metropolitane Milanesi (MM)
  • Imprese edili
  • Imprese sociali e cooperative
  • AFOL Metropolitana
  • Enti della formazione e del lavoro
  • Professionisti


PERIODO 

Dal 2016 al 2025


STATO DEL PROGETTO

In corso