Potenziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari per i cittadini

Enrico

Obiettivo

Rinforzare i servizi sanitari e sociosanitari tramite la realizzazione di strutture e presidi territoriali e l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del sistema regionale.


Risultati

La pandemia ha messo in evidenza la necessità di dare una nuova organizzazione alla rete sanitaria regionale, con l’obiettivo di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio assistenziali e permettergli di avere un collegamento diretto con la rete ospedaliera, in base alle sue necessità.
Con l’approvazione della LR 22/2021, Regione Lombardia ha previsto importanti interventi di miglioramento e rafforzamento del sistema sanitario e sociosanitario lombardo:
• il potenziamento e la creazione di strutture e presìdi territoriali,
• il rafforzamento dell’assistenza domiciliare,
• lo sviluppo della telemedicina,
• una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
La Lombardia è stata la prima Regione ad adottare una normativa che fa propri i principi del PNRR, definendo il potenziamento dei servizi territoriali tramite la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità e Centrali operative territoriali per la presa in carico dei pazienti cronici. In particolare, la Legge Regionale ha stabilito che il 40% delle strutture previste dal PNRR deve essere realizzato entro la fine del 2022, richiedendo almeno 75 Case di Comunità, 26 Ospedali di comunità e 40 Centrali Operative Territoriali.
Queste nuove strutture, e i relativi servizi, verranno attivate progressivamente per arrivare alla realizzazione di 216 Case di Comunità 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali Operative Territoriali entro il 2026, incrementando così gli standard previsti nel PNRR.
In più, sempre con l’obiettivo di rafforzare l’offerta sanitaria territoriale, sono stati istituiti gli Ambulatori sociosanitari territoriali. Distribuiti in modo più capillare sul territorio grazie alla presenza di Medici di Medicina Generale in associazione, rappresentano una struttura spoke della Casa di Comunità, punto di riferimento principale per la popolazione. Questi ambulatori saranno collegati, dal punto di vista organizzativo e informatico, alla Casa di Comunità di riferimento.

La LR 22/2021 è il risultato di un percorso di ascolto e confronto con i diversi attori del sistema socio-sanitario, che saranno coinvolti anche in fase di attuazione tramite i seguenti organismi:
• Comitato di rappresentanza delle professioni sanitarie che dà parere obbligatorio in merito alla proposta di Piano sociosanitario
• Comitato di indirizzo delle cure primarie, composto da dirigenti di Regione con funzioni di coordinamento e da rappresentanti della medicina territoriale, con il compito di predisporre annualmente linee guida per la presa in carico dei pazienti affetti da malattie croniche e per la formazione dei MMG
• Forum di confronto permanente con le associazioni di pazienti e le associazioni ospedaliere per collaborare all’aggiornamento dei piani diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA)
• Tavolo regionale di confronto permanente con le organizzazioni sindacali
• Osservatorio regionale con associazioni di rappresentanza dei Comuni, degli enti gestori e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Torna al tema chiave


BENEFICIARI

Cittadini Lombardi


DOTAZIONE FINANZIARIA

1,286 mld € nell’ambito del PNRR – Missione 6:
  • Case di comunità
  • Centrali Operative Territoriali
  • Ospedali di comunità
  • Digitalizzazione DEA
  • Grandi apparecchiature
  • Progetti “Ospedale sicuro e sostenibile”
  • Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC)


TERRITORIO

Intero territorio regionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)
  • Medici di Medicina Generale
  • Sindacati
  • Ordini professionali
  • Associazioni di pazienti
  • Associazioni di rappresentanza dei Comuni e degli enti gestori


PERIODO 

2021-2026


STATO DEL PROGETTO

In corso


Azioni regionali per l'emergenza ucraina

Enrico

Obiettivo

Accoglienza dei profughi ucraini.


Risultati

Regione Lombardia è impegnata nell’accoglienza e nel primo screening sanitario di profughi ucraini che raggiungono l’Italia presso la Stazione Centrale Milano, il Centro della Croce Rossa Italiana di Bresso, la Struttura della Croce Rossa Italiana di Valle Lomellina, gli Aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio e la stazione di Lampugnano a Milano.
I profughi vengono collocati temporaneamente in strutture ricettive convenzionate e posti di accoglienza diffusa attivati dalle associazioni del Terzo Settore.
L’impegno regionale riguarda anche la raccolta e il trasporto in Ucraina di farmaci e attrezzature sanitarie, nonché l’evacuazione medica dal territorio ucraino di cittadini con particolari esigenze sanitarie.

Torna al tema chiave


BENEFICIARI

Profughi ucraini


DOTAZIONE FINANZIARIA

2 mln € per la gestione logistica
13,6 mln € per l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale


SOGGETTI COINVOLTI

  • Dipartimento di Protezione Civile
  • Regione Lombardia
  • Prefetture
  • Strutture alberghiere
  • Associazioni di accoglienza del Terzo Settore
  • Agenzie di Tutela della Salute – ATS
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali – ASST


TERRITORIO

Intero territorio regionale


PERIODO 

2022


STATO DEL PROGETTO

In corso


Rigenerazione urbana e sociale delle periferie

Enrico

Obiettivo

Promuovere rigenerazione urbana e sociale, secondo un approccio innovativo che pone al centro la persona con i suoi bisogni, sperimentando un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista abitativo, edilizio, economico e sociale, replicabile in altri contesti territoriali.


Risultati

I quartieri di edilizia residenziale pubblica ERP, in particolare nei centri urbani di grandi dimensione, sono spesso caratterizzati da degrado urbano, difficoltà economica dei cittadini che ci vivono, mancanza di servizi e attività economiche locali.
Regione Lombardia ha avviato importanti Programmi di rigenerazione urbana e sociale in quartieri caratterizzati da alta tensione abitativa a Milano (Via Bolla, Mazzini, Gratosoglio, Corvetto, Gorla-Precotto), Brescia (San Polo) e Varese (Biumo Inferiore).
Nello specifico, le azioni riguardano:
• riqualificazione degli edifici dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, con particolare riferimento all’efficientamento energetico,
• incremento del mix abitativo destinando quote di alloggi ai servizi abitativi pubblici (SAP) e ai servizi abitativi sociali (housing sociale, co-housing per gli anziani, studentati, etc.), riservando spazi a servizi sanitari (ambulatori di prossimità), culturali, reti di comunità locali,
• accessibilità diffusa con l’abbattimento di tutte le barriere,
• riqualificazione degli spazi di quartiere anche in ottica di connessione con il resto della città e rivitalizzazione degli spazi ad uso non residenziale per funzioni e servizi economici e sociali (bando nuove Luci a San Siro).

Parallelamente la Regione è intervenuta in territori particolarmente complessi, in cui il degrado dell’ambiente fisico si associa a condizioni di povertà, disagio sociale e presenza di microcriminalità che rende necessario un approccio multidisciplinare e la sinergia di fondi per agire congiuntamente sul patrimonio edilizio e sull’inclusione delle persone tramite una governance multilivello (Comuni, ALER, imprese, cooperative, società di servizi, Terzo Settore, enti di formazione e lavoro). Il comune denominatore dei due interventi avviati – il primo nel quartiere Lorenteggio di Milano e il secondo nell’ambito del patrimonio Edilizia Residenziale Pubblica ERP di ALER in Bollate – è stata la volontà di intercettare e agire sui problemi alla base della fragilità dei contesti, sia in termini strutturali che sociali, attivando soluzioni innovative in grado di migliorare lo spazio fisico, dell’abitare e dei servizi e un processo di integrazione sociale ed economica delle famiglie.
Nello specifico, le azioni riguardano:
• riqualificazione degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), anche tramite demolizione e ricostruzione per garantire standard adeguati,
• riqualificazione della rete di illuminazione pubblica con tecnologie innovative finalizzate non solo al risparmio energetico ma anche ad assicurare percorsi pedonali e ciclabili sicuri, dotando il quartiere di wifi e videosorveglianza, di sensori per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e del traffico e per il controllo dell’occupazione dei parcheggi per persone con disabilità,
• eco-efficientamento energetico degli edifici di edilizia scolastica dei quartieri oggetto di intervento,
• attivazione di servizi di accompagnamento all’abitare assistito che possano diventare punto di ascolto dei bisogni, avvicinare la Pubblica Amministrazione ai cittadini, orientare ed essere punto di mediazione culturale affinché nessuno si senta escluso, ma parte attiva del tessuto sociale in cui vive e del processo di trasformazione del quartiere,
• sostegno all’avvio di imprese con finalità sociali, le cui attività sono rivolte ai residenti negli ambiti di rigenerazione con un ventaglio di servizi al cui centro è posta la persona ed il suo nucleo familiare,
• attivazione di percorsi formativi per i residenti disoccupati, incentivando economicamente la frequenza
• sostegno di progetti per l’avvio o il consolidamento di imprese sociali che attivano percorsi di formazione per le persone disoccupate residenti affinché possano utilizzare le competenze acquisite nelle imprese costituende o possano intraprendere iniziative di autoimprenditorialità.

Infine, con il Programma ministeriale PINQUA – Programma Innovativo Nazionale Qualità dell’Abitare, sono state finanziate 17 proposte di intervento per un totale di 392,7 milioni di euro che interessano 2.499 alloggi e 581.871 m2 di spazi pubblici. Altre 5 proposte di intervento per 62 milioni di euro, sono state valutate positivamente e inserite nell’elenco delle proposte ammissibili con riserva. Regione segue in particolare i seguenti interventi
• Gratosoglio 2.0 – Strategie sostenibili per un grande quartiere pubblico a Milano: prevede, grazie a un finanziamento di 52,3 milioni di euro, l’efficientamento energetico di 10 fabbricati, l’istallazione di impianti fotovoltaici, la creazione di una comunità energetica locale e la rifunzionalizzazione di spazi di coesione sociale (10 portinerie, alcuni spazi commerciali sfitti, 1 hub di Quartiere per servizi e coworking, alloggi di supporto alla domiciliarità per anziani). Gli alloggi SAP interessati sono in tutto 657
• Interventi nel quartiere Montello a Varese e a Pavia: gli interventi, finanziati con 14,5 milioni di euro prevedono la riqualificazione di 68 alloggi in 4 complessi ERP a Varese. A Pavia è prevista la costruzione di 20 nuovi alloggi nell’area ex-macello e la riqualificazione di 4 edifici SAP per un totale di 144 alloggi.

Torna al tema chiave


BENEFICIARI

Residenti negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica


DOTAZIONE FINANZIARIA

514,4 mln €


TERRITORIO

  • Comune di Milano, via Gola, via Bolla, Mazzini, Gratosoglio, Corvetto, Gorla-Precotto, quartiere Lorenteggio
  • Comune di Bollate
  • Comune di Brescia, San Polo
  • Comune di Varese, Biumo Inferiore


SOGGETTI COINVOLTI

    • Comuni
    • ALER
    • Enti pubblici
    • Imprese private
    • Imprese a partecipazione pubblica
    • Enti di formazione e lavoro
    • Gestori dei servizi pubblici
    • Imprese sociali e associazioni con finalità sociali


PERIODO 

Dal 2018 al 2024


STATO DEL PROGETTO

In corso


Dote sport

Enrico

Obiettivo

Ridurre i costi che le famiglie lombarde, in particolare quelle in condizioni economiche meno favorevoli, sostengono per lo svolgimento delle attività sportive dei figli tra i 6 e i 17 anni.


Risultati

Regione Lombardia promuove e sostiene la pratica sportiva come elemento fondamentale per l’educazione e la formazione dell’individuo. Per questo, la Legge Regionale 26/2014 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna” ha introdotto Dote Sport, un’iniziativa rivolta alle famiglie lombarde in condizioni economiche meno favorevoli per sostenere i costi delle attività sportive dei figli minorenni.
Con la misura, Regione Lombardia sostiene oltre 10.000 famiglie ogni anno, destinando risorse regionali per 2 milioni di euro – di cui il 10% è riservato alle famiglie di minori con disabilità – con un contributo che varia da 50 € fino a un massimo di 200 € a Dote. La misura consente ai bambini e ragazzi di praticare sport e, allo stesso tempo, sostiene il mondo sportivo dilettantistico lombardo.

La misura, sospesa per l’annualità 2020/2021 a causa della pandemia da Covid-19, con conseguente reindirizzo delle risorse al bando “È di nuovo sport – anno 2020”, è stata riattivata nell’anno sportivo 2021/2022 con importanti novità in termini di semplificazione per il cittadino:
• un’unica fase per la presentazione della domanda e la contestuale rendicontazione della spesa sostenuta per il corso sportivo
• possibilità di presentare una sola domanda, con l’indicazione di più minori
• gestione del bando completamente informatizzata, tramite Bandi Online, eliminando l’invio di documentazione cartacea (via PEC o R/R)
• verifica in tempo reale dei requisiti di ammissione al bando relativi al valore ISEE e al nucleo familiare, grazie all’interoperabilità con la banca dati INPS.

A giugno 2022 sono state approvate le graduatorie 2021/2022 definite, come previsto, per valore ISEE crescente, con 10.649 doti potenzialmente finanziabili.
A novembre 2022 sono stati approvati i criteri e le modalità per l’assegnazione della Dote Sport 2022 – anno sportivo 2022/2023. L’approvazione del relativo bando attuativo è prevista entro gennaio 2023, per consentire alle famiglie di acquisire l’attestazione ISEE, richiedibile dal 1° gennaio.
La procedura per aderire al bando è stata ulteriormente semplificata, con l’introduzione dell’autocertificazione dei requisiti e dei dati del corso sportivo e l’istruttoria a campione. Inoltre, nella domanda è sufficiente allegare solo la ricevuta di pagamento del corso. Per l’anno sportivo 2022/2023, ciascuna Dote è pari a € 100, con la possibilità di soddisfare una platea di circa 20.000 famiglie.

Torna al tema chiave


BENEFICIARI

  • Genitori o tutori di minori, in nuclei familiari con un ISEE fino a 20.000 €, o fino a 30.000 € se nel nucleo è presente un minore con disabilità, residenti in Lombardia da almeno 5 anni consecutivi
  • Minori di età compresa fra i 6 e i 17 anni che frequentano un corso o un’attività sportiva
  • Associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte ai registri CONI e/o CIP o affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Federazioni Sportive Paralimpiche, Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche, Discipline Sportive Associate Paralimpiche o soggetti gestori di impianti società in house (a totale partecipazione pubblica) di enti locali Lombardi, comprese le associazioni benemerite riconosciute dal CONI


DOTAZIONE FINANZIARIA

2mln € l’anno


TERRITORIO

Intero territorio regionale


PERIODO 

Misura annuale, a partire dal 2014


STATO DEL PROGETTO

In corso