Le cure palliative contribuiscono a migliorare la qualità della vita per il malato e la sua famiglia. Si tratta di un complesso di cure multidisciplinari e multiprofessionali, caratterizzate da interventi sanitari (controllo del dolore e dei sintomi), socio-sanitari e psicologici, erogate da équipe di operatori appositamente preparati.

Con il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’incidenza e prevalenza di condizioni di cronicità complesse, si stima che l’accesso alle cure palliative sia necessario per l’1,5% dell’intera popolazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente quantificato in 560 malati adulti ogni 100 mila abitanti l’anno il bisogno di cure palliative nella popolazione in Europa. Di questi malati, circa il 60% è affetto da patologie non oncologiche. L’OMS stima che il 30-45% di questi pazienti necessiti di cure palliative fornite da équipe specializzate. Negli altri casi, la risposta al bisogno di cure palliative può essere assicurata con modelli di integrazione tra équipe specializzate e altre strutture erogative del territorio.

Il primo Organismo è stato aggiornato nel 2021 e al suo Comitato Esecutivo è stato affidato il compito di stendere una proposta di Piano di Sviluppo delle Cure Palliative. Il Piano mira al potenziamento della Rete prevedendo la graduale implementazione dei setting di cura ambulatoriali e consulenziali intra ed extra ospedalieri, anche grazie allo sviluppo della Telemedicina. Si focalizza su due ambiti:  

• sistematizzazione e digitalizzazione dello strumento di valutazione, introdotto nel 2018, per favorire l’identificazione precoce del bisogno di cure palliative e la tempestiva presa in carico di pazienti complessi, cronici e fragili;
• promozione dell’accreditamento delle Rete di terapia del dolore, sviluppandone il modello organizzativo e avviando un monitoraggio mirato al riordino dei Centri e all’identificazione di eventuali altri 5 Centri di Terapia del Dolore di Primo livello.

Nella legislatura, inoltre, Regione Lombardia ha portato a compimento il progetto regionale pluriennale di formazione con un modello “a cascata”, che ha consentito di formare, tra 2018 e 2019, oltre 2 mila operatori delle reti di cure palliative su tutto il territorio, operanti sia in strutture pubbliche che private accreditate. Le figure professionali che costituiscono le équipe specialistiche si formano con un programma comune in tutte le Agenzie di Tutela della Salute. Nei corsi sono stati sviluppati temi clinici, assistenziali, psicologici, con attenzione anche agli aspetti legati al prendersi cura della persona e della famiglia e al lavoro di équipe. 

Sempre nel 2019, nell’area della Città Metropolitana di Milano è stata attivata la Casa Sollievo Bimbi, un Hospice pediatrico.