Prevenzione e diagnosi precoce delle malattie croniche e tumori

Abbiamo lavorato per

Ridurre la mortalità specifica per i tumori alla mammella e al colon retto, nonché la loro incidenza tramite diagnosi precoci.


In che modo

In Lombardia i programmi di screening mammografico (fascia di età 50-69 anni) e colon-rettale (fascia di età 50-69 anni) sono a regime già dal 2007. Le azioni, sviluppate con un approccio integrato tra area sanitaria, socio-sanitaria e sociale, hanno puntato a:

  • aumentare il grado di copertura della popolazione che effettua regolarmente prestazioni di prevenzione e diagnosi precoce nell’ambito dei programmi di screening oncologici
  • sostenere l’appropriatezza nell’erogazione di prestazioni di screening e prevenzione
  • promuovere l’aumento di competenze e processi integrati multiprofessionali e interdisciplinari tra gli operatori del sistema
  • attivare il programma regionale di screening della cervice uterina con HPV-DNA test.  

Questi i risultati più significativi.

  • mantenuto il trend in aumento dell’estensione degli inviti e del tasso di adesione per lo screening mammografico (50-69 anni) e colorettale (50-69 anni)
  • ampliate le fasce di età nell’offerta di screening mammografico (45-74 anni) e del colon retto (50-74 anni). L’ampliamento dell’invito attivo alla fascia di età 70-74 anni è entrato a pieno regime nel 2018, raggiungendo per entrambi gli screening il 100% della popolazione elegibile
  • effettuati l’analisi e il monitoraggio dei Cancri di intervallo per gli screening colorettale e mammografico
  • avviata la programmazione su scala regionale del test HPV-DNA per la fascia di età 30-64 anni come test primario
  • effettuati gli audit dei Centri Screening delle Agenzie di Tutela della Salute finalizzati al controllo della qualità dell’offerta di screening oncologico e all’incremento dell’adesione
  • ottenuta la partecipazione delle farmacie al programma di screening del tumore del colon retto in attuazione dell’accordo Stato Regioni sulla “Farmacia dei Servizi”.

Nel 2020, durante la prima fase della pandemia, i test di primo livello dei programmi di screening sono stati sospesi su tutto il territorio regionale a tutela della sicurezza sia degli utenti, sia degli operatori. La ripresa è stata condizionata dalle criticità derivate dal perdurare dell’impegno degli operatori dei Centri Screening nelle attività di sorveglianza Covid-19, dalla complessità della ripianificazione delle attività sanitarie e dalla resistenza della popolazione ad accedere ad ambienti ospedalieri. Si stima che la riduzione dei test di screening nel 2020 rispetto al 2019, sia pari al 41% per lo screening mammografico, al 74% per lo screening colorettale e al 73% per lo screening cervicale. Sono attualmente in corso iniziative di valutazione del ritardo e del suo impatto a livello nazionale e regionale. 

Nel 2021 è stato intrapreso un percorso di confronto con le Agenzie di Tutela della Salute per identificare le migliori strategie di recupero. Sempre nello stesso anno è stato costituito il Coordinamento Regionale Multidisciplinare Screening Oncologici in attuazione al Piano Regionale di Prevenzione, in cui sono rappresentate, oltre alle ATS e alle strutture regionali coinvolte dai programmi, le società scientifiche di riferimento e le associazioni di cittadini e pazienti.


Risultati

95,4

popolazione invitata allo screening della mammella sul totale della popolazione target (donne 50-69 anni)


68,3%

adesione al programma, +3,4 punti percentuali dal 2018


96,9%

popolazione invitata allo screening del colon retto sul totale della popolazione target (50-69 anni)


48,5%

adesione al programma, in linea con il 2018


BENEFICIARI

Cittadini


SOGGETTI COINVOLTI

  • Agenzie di Tutela della Salute (ATS)
  • Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST)


TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

  • Azioni legislative, di programmazione e di controllo
  • Realizzazione diretta di attività, progetti e servizi