Contenimento del consumo di suolo e promozione della rigenerazione urbana

Per saperne di più

Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato

La legge regionale 31 del 28 novembre 2014 introduce nel governo del territorio nuove disposizioni volte a limitare il consumo di suolo, favorire la rigenerazione delle aree già urbanizzate e la riqualificazione del suolo degradato, con effetti su tutti gli strumenti di pianificazione territoriale: Piano Territoriale Regionale, Piani Territoriali delle Province e della Città Metropolitana, Piani di Governo del Territorio (PGT).

Sul presupposto che il suolo è risorsa non rinnovabile, l’obiettivo prioritario di riduzione del consumo di suolo si concretizza nell’orientare le attività di trasformazioni urbanistico-edilizie non più verso le aree libere, ma operando sulle aree già urbanizzate, degradate o dismesse, da riqualificare o rigenerare.

Scopri di più

Consumo di suolo

Il percorso verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse indirizza gli Stati Membri affinché nelle politiche territoriali si agisca nell’ottica di “limit land take” and “soil sealing” ovvero “limitare il più possibile l’occupazione e l’impermeabilizzazione dei terreni”. Due concetti complementari e paralleli, che rispecchiano  l’approccio diverso e integrato che Regione Lombardia e ISPRA adottano nella lettura del consumo di suolo. Il primo è riconducibile all’approccio assunto da Regione Lombardia nel perseguire l’obiettivo di limitare l’occupazione del suolo, tramite le politiche di governo del territorio. Il secondo è invece legato alla fotografia del livello di impermeabilizzazione del suolo, approccio assunto da ISPRA nel monitoraggio annuale del consumo di suolo.

Consumo di suolo netto

Misura l’incremento della copertura artificiale del suolo, valutato attraverso il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici agricole, naturali e seminaturali dovuto a interventi di recupero, demolizione, deimpermeabilizzazione, rinaturalizzazione o altre azioni in grado di riportare il suolo consumato in un suolo in grado di assicurare i servizi ecosistemici forniti da suoli naturali (ISPRA).


Abbiamo lavorato per

Ridurre il consumo di suolo e favorire la rigenerazione urbana per tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita, raggiungendo il traguardo previsto entro il 2050 dalla Commissione Europea di un consumo di suolo netto pari a zero.


In che modo

La qualità del suolo rappresenta una risorsa finita e non rinnovabile. Pur riconoscendo le peculiarità della Lombardia rispetto alle altre realtà italiane, Regione, già da tempo, ha riconosciuto la necessità di sviluppare politiche ambiziose per il suolo, affermandone un ruolo essenziale per la resilienza del sistema regionale e per la fornitura di numerosi servizi ecosistemici quali ad esempio la produzione agricola, lo stoccaggio di carbonio, la regolazione del ciclo idrologico. La tutela del suolo è inoltre funzionale all’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico del territorio.

Regione Lombardia ha approvato i nuovi contenuti del Piano Territoriale Regionale, che individuano un obiettivo di riduzione del consumo di suolo pari al 45% da raggiungere entro il 2025 e un obiettivo intermedio pari al 25% da verificare entro il 2020.

L’obiettivo è realizzabile tramite la condivisione e la collaborazione degli enti locali e con il rinnovo dei Piani delle province, della Città Metropolitana e dei Comuni, che potranno a tal fine ridurre le previsioni di nuova edificazione sul proprio territorio – soprattutto quelle che interessano aree di maggior qualità agricola o naturale – e aumentare gli interventi di riqualificazione. A tal fine, è stato attivato un intenso percorso di partecipazione e concertazione con gli enti locali e i principali stakeholder, con l’obiettivo di introdurre una pluralità di azioni accomunate dalla finalità di ottenere una riduzione del consumo di suolo, quantitativamente significativa, mirata alla salvaguardia dei suoli più critici e di maggiore qualità, ed efficace sotto il profilo della razionalità e dell’efficienza dell’assetto insediativo. Il consumo di suolo è affrontato, quindi, sia nella sua dimensione quantitativa che qualitativa esplicitando la connessione fra sviluppo insediativo e qualità di suoli liberi rimasti, al fine di perseguire un uso sostenibile del territorio.

Il Piano riconosce alla rigenerazione urbana un ruolo complementare alla riduzione del consumo di suolo.

Sono stati infine approvati altri provvedimenti regionali previsti dalla Legge e collegati al Piano, due in particolare che hanno attivano i primi strumenti di rilevamento e monitoraggio del consumo di suolo e della rigenerazione urbana.

Nel 2020 è stata effettuata la misurazione del dato quantitativo di base per il consumo di suolo – disponibilità di aree edificabili su suolo libero previste nei Piani di Governo del Territorio (PGT) comunali – tramite l’indagine “Offerta PGT” che si è conclusa a dicembre 2020. Il valore definito con la misurazione è il dato di partenza per la verifica della riduzione del consumo di suolo. Il Piano Territoriale Regionale stabilisce che la soglia di riduzione del consumo di suolo per la destinazione d’uso residenziale deve essere del 25% della superficie complessiva regionale.

Nel mese di ottobre 2022 la Giunta regionale ha approvato la proposta di revisione generale del Piano Territoriale Regionale (PTR) comprensivo del Piano Paesaggistico Regionale, trasmettendola al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Un estratto della documentazione è stato pubblicato sul portale regionale e messo a disposizione di tutti i soggetti interessati. Regione Lombardia ha fornito collaborazione per la revisione delle “Modalità per la pianificazione comunale (l.r. 12/2005 art. 7)”, in relazione ai nuovi contenuti.


Risultati

-22%

la riduzione tendenziale del consumo di suolo per le funzioni residenziali nel 2020, riferita a circa il 30% dei comuni lombardi, quelli che hanno variato i Piani comunali dal 2014


BENEFICIARI

  • Comuni
  • Città metropolitana di Milano
  • Province
  • Cittadini


SOGGETTI COINVOLTI

  • Comuni
  • Città metropolitana di Milano
  • Province
  • Associazioni di categoria
  • Ordini professionali


TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

Azioni legislative, di programmazione e di controllo

SFIDA APERTA

RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO DI OCCUPAZIONE NETTA DI TERRENO PARI A ZERO ENTRO IL 2050, RISPETTANDO IL TARGET INTERMEDIO FISSATO DAL PIANO TERRITORIALE REGIONALE AL 2025

In questa linea Regione Lombardia si è data – tramite la l.r. 31/2014 e in coerenza con le politiche comunitarie – l’obiettivo dell’occupazione netta di terreno pari a zero entro il 2050. Il raggiungimento di questo target è la vera sfida per i prossimi decenni. Le soglie di riduzione del consumo di suolo al 2020 e 2025, definite dal Piano Territoriale Regionale (PTR), rappresentano le prime tappe per raggiungere concretamente il risultato di lungo periodo: dare attuazione a tagli soglie e monitorarne l’efficacia è dunque il primo importante ambito di azione su questo tema. A questo proposito sarà strategico il sistema di monitoraggio che Regione Lombardia sta sviluppando, con indicatori che consentono di leggere i fenomeni dell’urbanizzazione non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi.