Definire in modo chiaro e partecipato con gli stakeholder gli obiettivi delle politiche turistiche, potenziando i servizi di informazione e accoglienza, semplificando le procedure per gli operatori e contrastando l’abusivismo.

Regione Lombardia ha adottato provvedimenti volti a proseguire l’attuazione della normativa del settore turistico, in vigore da ottobre 2015, completando la definizione del contesto normativo e programmatorio di riferimento per le attività dei soggetti componenti la filiera turistica, anche alla luce delle nuove dinamiche evolutive del settore, quali ad esempio la sharing economy, e gli impatti della pandemia.

In raccordo con gli stakeholder che partecipano al “Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività”, sono stati approvati i Piani annuali del turismo e dell’attrattività 2018, 2019, 2020 e 2021, che formalizzano gli indirizzi rivolti a soggetti pubblici e privati della filiera turistica, anche alla luce delle conseguenze della pandemia, e la proposta di Piano triennale del turismo e dell’attrattività 2020-2022, approvato dal Consiglio Regionale a febbraio 2020.

Tra i principali provvedimenti adottati con ricadute sul settore si segnalano la disciplina del Codice Identificativo di Riferimento – CIR – da indicare, a partire dal 1° novembre 2018, negli annunci di promozione e commercializzazione delle case e appartamenti per vacanza e in locazione turistica, per contrastare i fenomeni di abusivismo.

In materia di semplificazione, si è provveduto:

• all’aggiornamento dei criteri di istituzione e delle modalità di funzionamento delle strutture di informazione e accoglienza turistica (Infopoint)
• all’approvazione degli schemi di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per le strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta e degli schemi di comunicazione di avvio attività (CIA) per le locazioni turistiche
• all’aggiornamento della modulistica per le agenzie di viaggio, anche in coerenza con le novità introdotte dalla Direttiva Europea pacchetti.

Regione Lombardia, presso le competenti sedi istituzionali, ha evidenziato la necessità di un urgente intervento, a livello nazionale, in merito alla disciplina di accesso alle professioni turistiche.