Riforma della Politica Agricola Comune

Abbiamo lavorato per

Presidiare i negoziati europei sulla riforma Politica Agricola Comune con l’obiettivo di assicurare al territorio rurale investimenti e misure per potenziare l’innovazione, la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’ottimizzazione dei fattori produttivi agricoli e un uso più accorto possibile dei fitofarmaci e nutrienti.


In che modo

L’agricoltura si distingue dalla maggior parte delle altre attività produttive per alcuni elementi specifici:

  • nonostante l’importanza della produzione alimentare, il reddito degli agricoltori è inferiore di circa il 40% rispetto ai redditi non agricoli
  • l’agricoltura dipende maggiormente dal clima e dalle condizioni meteorologiche rispetto a molti altri settori
  • vi è un inevitabile intervallo di tempo tra la domanda dei consumatori e la programmazione della capacità degli agricoltori di soddisfarla
  • oltre ad essere efficienti sotto il profilo dei costi, gli agricoltori dovrebbero operare in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, proteggendo i suoli e mantenendo la biodiversità.

Per questi motivi il ruolo svolto dal settore pubblico per gli agricoltori è particolarmente significativo e la Politica Agricola Comune (PAC) interviene in vari modi:

  • fornendo sostegno al reddito attraverso pagamenti diretti, garantendo la stabilità dei redditi e ricompensando gli agricoltori per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e la fornitura di servizi pubblici normalmente non pagati dai mercati, come la cura dello spazio rurale
  • adottando misure di mercato per far fronte a congiunture difficili, come un improvviso calo della domanda per timori sanitari o una contrazione dei prezzi a seguito di una temporanea eccedenza di prodotti sul mercato
  • mettendo in atto misure di sviluppo rurale con programmi nazionali e regionali per rispondere alle esigenze e alle sfide specifiche delle zone rurali.

La nuova PAC

Per consolidare il ruolo dell’agricoltura europea nel futuro, la PAC si è evoluta nel corso degli anni per adattarsi alle mutevoli circostanze economiche e alle esigenze e necessità dei cittadini. A giugno 2018, la Commissione europea ha avviato un percorso di revisione, volto anche a integrare le ambizioni di sostenibilità del Green Deal Europeo. Dopo lunghi negoziati, è stato raggiunto un accordo sulla riforma. La nuova PAC è stata adottata il 2 dicembre 2021, con attuazione a partire dal 1º gennaio 2023.

Nel corso del quinquennio Regione Lombardia ha presidiato attivamente il negoziato europeo con diversi contributi, in termini di implementazione della strategia e dei regolamenti attuativi, compresi posizionamenti riferiti a numerosi atti della Commissione tra cui: le strategie Farm to Fork e Biodiversità, il Piano della salute anticancro, Nutriscore, ect.

Quanto vale la PAC in Lombardia

Nel periodo 2014-2020, le risorse della Politica Agricola Comune (PAC), assegnate alla Lombardia ammontavano a circa 4,2 miliardi di euro, di cui sono stati erogati, ogni anno

  • per la quota del primo pilastro, i pagamenti diretti a sostegno del reddito agricolo per circa 3 miliardi di euro
  • sul secondo pilastro, risorse a favore dello sviluppo del sistema agricolo e forestale per 1,2 miliardi di euro (Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020).

Nel periodo 2021-22 di proroga della vigente PAC, in attesa della conclusione dei negoziati più volte rallentati per le elezioni europee, per la Brexit e, infine, per le conseguenze della pandemia, sono stati erogati 1,1 miliardi di euro di cui 764 milioni di euro in pagamenti diretti sul primo pilastro e ulteriori 310 milioni di euro sul secondo pilastro. Inoltre, sul secondo pilastro (Sviluppo rurale) alla Lombardia sono stati assegnati ulteriori 400,7 milioni di euro di cui 52,4 milioni di euro sul fondo Next Generation EU e 348,3 milioni di euro sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).

Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e complemento regionale per lo sviluppo rurale

La Regione ha presidiato attivamente il negoziato nazionale (Stato-Regioni) e in particolare il riparto delle risorse del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) 2021-22 e 2023-27 e le scelte attuative dei regolamenti europei tra cui assumono particolare rilevanza:

  • le modalità di convergenza dei premi/ettaro per il premio al reddito per la sostenibilità con l’obiettivo di rallentare il più possibile la decrescita dei premi medi regionali, ancora molto alti in Regione, verso la media nazionale voluta dalla Commissione UE a causa del falt rate imposto nel 2014-20 e già precedentemente contrastato
  • le modalità attuative dei regimi di pagamento per la sostenibilità (ecoschemi), a cui sono destinate il 25 % delle risorse dei pagamenti diretti e che prevedono l’adesione volontaria a impegni di sostenibilità (nella PAC in vigore il 30% del premio includeva in automatico il pagamento greening, adesso non più)
  • le modalità di attuazione degli altri regimi, tra cui in particolare il regime accoppiato e il secondo Pilastro (governance dei PSR).

Lo Stato ha definito il Piano strategico nazionale della PAC 23-27 notificato alla Commissione il 31 dicembre 2021, e approvato il 2 dicembre con una dotazione finanziaria di 35,2 miliardi di euro di cui 17,6 mld di euro di pagamenti diretti, 1,8 mld di supporti settoriali (O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato) e 15,8 mld per lo sviluppo rurale, con vincoli di destinazione per i pagamenti redistributivi per i giovani agricoltori, per ecoschemi, per obiettivi climatico ambientali e territori LEADER.

Parallelamente a giugno 2022 è stata raggiunta l’intesa sul riparto FEASR 2023-2027 Stato – Regioni: sono stati ottenuti 834,5 milioni di euro per il 2023-27, di cui 148,5 milioni di euro in quota al bilancio regionale. In seguito all’intesa, sono stati perfezionati gli interventi da attuare in Lombardia, negoziandoli con il Ministero e le altre Regioni, che sono confluiti nel Complemento per lo sviluppo rurale 2023-27 della Lombardia al Piano strategico nazionale della PAC.


Risultati

1,1 mld €

ottenuti nel periodo 2021-22 di proroga della vigente PAC. A questi si aggiungono 400,7 mln € ottenuti per lo Sviluppo rurale 2021-22 di cui 52,4 sul fondo Next Generation EU e 348,3 mln € sul Quadro Finanziario Pluriennale


834,5 mln €

ottenuti per lo Sviluppo rurale 2023-27 sul Complemento per lo sviluppo rurale della Lombardia al Piano strategico nazionale della PAC, a seguito dell’approvazione il 2 dicembre del Piano Strategico della PAC 2023-2027 dell’Italia. 148,5 mln € in quota al bilancio regionale


BENEFICIARI

  • Cittadini
  • Agricoltori
  • Pescatori


SOGGETTI COINVOLTI

  • Commissario agricoltura dell’Unione Europea
  • Commissione Agricoltura
  • Parlamento dell’Unione Europea
  • Comitato Europeo delle Regioni
  • Agriregions
  • Commissione Politiche Agricole
  • Conferenza delle regioni
  • Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali


TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

Azioni legislative, di programmazione e di controllo